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La proposta pastorale per l’anno 2020-2021 accomuna tutto il Movimento Giovanile Salesiano Italia ed è inserita in un cammino triennale che ci prepara al duecentesimo anniversario del sogno dei nove anni di don Bosco.

L’idea di fondo è introdurre il triennio attraverso un “bagno nella realtà”, riconoscendo che il Regno di Dio nasce e cresce in mezzo agli uomini e mai altrove, che la fede suppone la cultura e si incarna nella storia.
La missione della Chiesa non è autoreferenziale, ma è una chiamata a mettersi nel cuore del mondo: un mondo che Dio ha tanto amato da mandare il suo Figlio (cfr. Gv 3,16-17).
In questo modo ci si lega anche con la Strenna dell’anno 2020, che chiede a tutti di essere onesti cittadini perché buoni cristiani, evidenziando che proprio l’essere cristiani come si deve include al suo interno un impegno di cittadinanza responsabile.
Siamo in questo mondo non frutto del caso ma perché raggiunti, come per Giovannino, dall’appello del Signore mediato dalla Vergine Maria: “ecco il tuo campo”. Lavoriamo in questo mondo con una dinamica che tiene conto dell’iniziativa di Dio (“Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito” Gv 3,16) e di un modo preciso in cui stare (“voi non siete del mondo ma io vi ho scelti dal mondo” Gv 15,19). Il sogno di Giovanni è da assumere e far nostro: “LIVE the dream!”.

Un’altra parabola espose loro: «Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa , che un uomo prende e semina nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami».Un’altra parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutto si fermenti». (Mt 13, 31-33)